domenica 1 dicembre 2013

Green Street Hooligans

Le tristi e note vicende legate al derby dello scandalo tra Salernitana - Nocerina (http://www.contrordine.it/2013/11/11/salernitana-nocerina-il-derby-dello-scandalo/ e http://www.contrordine.it/2013/11/23/calcio-nocerino-nella-bufera-arrestati-15-ultras/ ) hanno stuzzicato la mia curiosità in tema Ultras e all'Italia calcistica che viviamo.
La domanda che mi sono posto nei giorni precedenti è stata: "Gli Ultras (o ultrà o hooligans come preferiamo chiamarli noi che siamo poco avvezzi in materia), sempre bistrattati e mai compresi per una metodologia quasi sempre ben poco ortodossa, sono legati ad una maglia e ai suoi colori o il tifo è espressione del territorio di cui fanno parte?"




In Italia la concezione di tifo verso una squadra è spesso legata al territorio, segno di un'appartenenza viscerale e mostrata con orgoglio sugli spalti dei propri stadi (sempre che ci sia uno Stadio). L' Italia calcistica inoltre, a differenza degli inglesi, è "cresciuta" con il mito dei Guelfi e Ghibellini, dell'età dei Comuni e delle lotte fratricide. 
Può tutto questo giustificare l'odio di un gruppo verso un altro? Intendiamoci allora, il calcio è solo un pretesto per nascondere un'ignoranza di fondo che crea e plasma a suo piacere un odio verso l'altro ai limiti del razzismo (ci ricordiamo dei fratelli di Verona, Milano e Torino quando invitano il Vesuvio a coprirci di lava?).



Il film scelto "Green Street Hooligans" dipinge a mio parere una linea sottile di collegamento che intercorre tra il calcio oltre manica e quello dello stivale.



"il titolo affronta in modo patinato ma onesto il ben noto turbine di violenza ai margini degli stadi, contestualizzando la spirale di rabbia non solo come solito sfogo a frustrazioni quotidiane, bensì come catalizzatore capace di mascherare il vuoto esistenziale in senso più ampio. " (commento tratto da My Movies)


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