I bruniani: l'infortunio del centrocampista spinge la società a regalare un nuovo tassello importante ad Acampora
"Con il rotondo successo nel derby contro il Cimitile per 4-0 si è chiuso il girone d'andata per i bianconeri che, nella pausa natalizia, valutano il bilancio di questa prima parte di stagione e di un 2014 ricco di novità. Tirando le somme, tra i pro e i contro di quest'anno, il giudizio per la piazza nolana resta più che positivo. Emerge su tutto la capacità di una città di risorgere nel panorama calcistico con un azionariato popolare che, in controtendenza alle logiche del calcio moderno, riappropria la città di Nola dello storico titolo, S.S. Nola 1925, che mancava da quasi due decadi.
Gli errori non sono mancati, su tutti quelli di valutazione in termini di obbiettivi e di costruzione di una rosa che oggi risulta ampiamente rivoluzionata rispetto l'inizio della stagione. La buona volontà premia però una compagine che tutt'ora resta in scia per i vertici di classifica e che riprende a macinare risultati attraverso un buon gioco. Le premesse per una ripresa nel 2015 sono ottime con il lavoro di Acampora che non si arresta neanche durante la pausa. Per tenere alta la concentrazioni due i test amichevoli prima di incontrare la Maceratese. Il 24 nella sconfitta di Baiano per 4-0 il tecnico ha valutato diverse soluzioni in rosa mischiando le carte.Ora si attende invece il test del 31 con l'Hercolaneum, club d'Eccellenza.
Non si arresta neanche il lavoro della dirigenza. Il problema al ginocchio del centrocampista Sasso, con un probabile stop di qualche mese, riporta nuovamente la società bruniana sul mercato. L'obbiettivo della dirigenza è quello di trovare un top di gamma per la mediana di mister Acampora, un giocatore che possa fare la differenza e faccia girare i meccanismi del centrocampo. Con la possibilità di trattare solo gli svincolati le trattative in atto non mancano ma, stando alle premesse fatte dalla società si attenderà il tempo necessario per valutare e rilevare un giocatore di fascia superiore".
Nicola D'Ambrosio
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